immagine Ernani

Pianoforte OLAF LANERI
Testo ALESSANDRO BARBAGLIA
Attore LEONARDO PESUCCI

Degustazione di prodotti enogastronomici del Territorio
In collaborazione con FAI delegazione Novara
Con il patrocinio del Comune di Trecate

Programma

Franz Liszt (1811-1886)
Parafrasi da Sarabanda e Ciaccona dall'Almira di Georg Friedrich Händel
Reminiscenze della Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti
Parafrasi dal Rigoletto di Giuseppe Verdi

Ferruccio Busoni (1866-1924)
Fantasia sulla Carmen di Georges Bizet

Franz Liszt (1811-1886)
Reminiscenze di Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart

Dove anticamente sorgeva il “castello” di Trecate distrutto dal Barbarossa, il marchese Antonio Giorgio Clerici, ambasciatore dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria, costruì a partire dal 1732 una grandiosa villa di caccia. La Villa fu progettata da Francesco Croce, nato a Milano nel 1696, architetto di fiducia dei Marchesi Clerici, figura significativa del suo tempo. La sua opera più nota è infatti la guglia maggiore del Duomo di Milano, eretta nel 1769. La villa viene realizzata per ostentare l’importanza economica e politica della famiglia e, oltre a servire agli ozi ed allo svago dell’aristocrazia, diventa la sede dell’azienda agricola padronale. Vengono organizzate feste, battute di caccia, ma al suo interno vengono raccolti i prodotti agricoli, pagati gli affitti e vengono stipulati contratti. Il marchese Clerici moriva nel 1768 e la villa di Trecate era servita al riposo del feudatario ferito in varie battaglie. Proprietari della Villa furono poi i Conti Annoni di Cerro fino al 1890 quando la proprietà di Trecate dell’omonima villa, venne ereditata dal Conte Gian Pietro Cicogna Mozzoni dal cugino Conte Aldo Annoni, ultimo discendente della sua famiglia. La villa non venne usata dal Conte Cicogna Mozzoni come propria abitazione, ma come residenza di campagna. Nel 1917 alla morte del Conte Gian Pietro Cicogna Mozzoni, detta proprietà passò al figlio Conte Giovanni Ascanio. Il Conte Giovanni Ascanio Cicogna Mozzoni diede inizio al restauro della villa tra il 1917 e il 1921, progettando e disegnando il giardino all’italiana di fronte alla stessa ed il vasto giardino all’inglese sul lato opposto. Alla scomparsa del Conte Giovanni Ascanio Cicogna Mozzoni, Villa Cicogna venne ereditata dai figli del nipote Conti Ludovico ed Ascanio Cicogna Mozzoni. Dopo qualche anno di chiusura, la proprietà venne rilevata da una società che a sua volta la vendette al Comune di Trecate nel 1975. La villa Cicogna ha il caratteristico impianto architettonico a forma di triplice “U”, con motivo del portico a tre fornici, posto nel mezzo del corpo principale; motivo questo che si riscontra in altre ville progettate dal Croce. Il "gioiello" di Villa Cicogna rimane il Salone delle Feste, l'antica sala da ballo dei Conti Cicogna, con ingresso dal Giardino all'Italiana, situato nell'ala nord della Villa. Ha pareti affrescate, con la volta lunettata e decorata con stucchi policromi, il pavimento di legno intarsiato e un'elegante ringhiera in ferro battuto a chiudere la balconata del primo piano, originariamente destinata ai musicisti. Restaurato di recente il Salone delle Feste è stato inaugurato ufficialmente poco più di dieci anni fa.
Nasce a Catania da padre siciliano e madre svedese, termina brillantemente gli studi a Verona e quindi si perfeziona in Italia e all’estero per poi conseguire la qualifica di Master all'Accademia Pianistica di Imola. Dopo diverse vittorie in competizioni nazionali, nell'estate del 1998 vince la cinquantesima edizione del prestigioso concorso “F. Busoni” di Bolzano (II premio ‘con particolare distinzione’). Delle sue Variazioni di Brahms sopra un Tema di Paganini, unica esecuzione di un italiano inserita nel CD pubblicato per festeggiare il Cinquantesimo del concorso Busoni, A. Cohen scrive nell’ International Piano: “La migliore esecuzione dal vivo che abbia mai sentita”. È presente in rinomate stagioni in Italia e in Europa come solista e con orchestra (Pomeriggi Musicali di Milano, Orchestra dell’Arena di Verona, Symphony Orchestra di Tokyo, Filarmonica di Montecarlo), collaborando con direttori quali Lawrence Foster, Tomas Hanus, Lior Shambadal. Un posto di rilievo nel suo repertorio occupa la figura di Beethoven, autore quasi sempre presente nei programmi concertistici; ha, nello scorso 2019, terminato la quarta esecuzione integrale del corpus delle 32 Sonate in otto concerti per il pubblico di Alessandria, dopo averle proposte a Bologna, Modena e Udine. L’interpretazione del Secondo Concerto di Brahms con i Berliner Symphoniker in tournée in Italia gli ha procurato nel 2007 l’invito con lo stesso concerto alla Sala Grande della Philharmonie di Berlino. Nel novembre 2015 è uscito un cd con musiche di Brahms (Ballate op.10, Variazioni sopra un Tema di Paganini op.35, Klavierstücke op.76) per la Universal, e nel settembre 2019 un'altra registrazione con il Trio Gustav dei due Trii di Mendelssohn (Trii op.49 e op.66) per la Da Vinci. È docente di pianoforte presso il Conservatorio di musica di Venezia. Suona in Duo con la violinista Laura Marzadori e nel Trio Gustav con il violinista Francesco Comisso e il violoncellista Dario Destefano. Ha suonato al Festival di Brescia e Bergamo, al Teatro Olimpico di Vicenza, al Teatro Bellini di Catania, alla Sagra Malatestiana di Rimini, alla Sagra Musicale Umbra, al Palazzo del Quirinale a Roma, al Tiroler Festspiele in Austria, alla Radio della Svizzera Italiana a Lugano, al Festival della Ruhr, alla Herkulessaal e al Gasteig di Monaco, per la Deutsche Rundfunk, alla Salle Gaveau e per Radio France a Parigi, in Salle Molière a Lione, al Festival Chopin in Polonia, al Festival di Gijón, all’Opéra di Montecarlo, al Rudaki Hall di Tehran. É stato invitato a suonare all’inaugurazione della Biblioteca della Sala Borsa di Bologna, e a Berlino per la chiusura della mostra dedicata ai disegni (per la prima volta riuniti) di Botticelli sulla Divina Commedia di Dante.
Alessandro Barbaglia, scrittore e libraio, è nato nel 1980 e vive a Novara. Per adulti ha pubblicato La Locanda dell’Ultima Solitudine, finalista al premio Bancarella, L’Atlante dell’Invisibile, Nella balena, La mossa del matto. Per ragazzi ha scritto, tra gli altri, Scacco matto tra le stelle, vincitore del Premio Strega Ragazze e Ragazzi nel 2021, e La verità sul caso Hansel e Gretel.
Nasce nel 1996 a Bagno a Ripoli, in provincia di Firenze. Da piccolo scopre la passione per l’arte teatrale attraverso vari progetti scolastici tramite l’Associazione Liberenote di Firenze. Nel 2013 inizia lo studio della Recitazione presso L’Accademia Teatrale di Firenze dove si diploma sotto la direzione di Pietro Bartolini al Teatro della Pergola di Firenze. Prende parte nel contempo a vari Workshop e Master di Recitazione a Firenze tra i quali: Stage su Metodo Linklater con Gabriele Parrillo; Master in Metodo Mimico Orazio Costa con Marco Giorgetti; Workshop di Tecnica Vocale con Joe Windley, insegnante della Royal Academy of Dramatic Art di Londra. Nel 2017 è Cast Aggiunto nello spettacolo “La Congiura” con regia di Sandro Querci e nel 2018 è Cast Aggiunto per lo spettacolo “Dirty Dancing” con la regia di Federico Bellone. Sempre nel 2018 è Ensemble nel Musical “Storie e Amori sulla Via Francigena, un Musical in cammino” con la regia di Fabrizio Checcacci e produzione Rockopera – La Macchina del Suono. Nel 2019 si Diploma in Musical Theater presso la SDM – Scuola del Musical di Milano diretta da Alice Mistroni prendendo parte agli spettacoli “9 to 5” (Ensemble/Cover e Direttore di Scena), “Il Giorno della Marmotta” (Freddy) e “Sweet Charity” (Harry). Nello stesso periodo segue gli stage di musical della Compagnia del Ginepro. Successivamente inizia lo studio del Doppiaggio insieme al Doppiatore e Attore Massimo Alì. Nella stagione 2019/2020 è uno dei ruoli principali dello spettacolo “Ami e Tami, ovvero Hansel & Gretel”, opera contemporanea dell’autore Mattì Kovler prodotta dalla Fondazione Teatro Coccia di Novara e con la regia di Marco Iacomelli. Negli stessi anni sotto la regia di Michele Visone e produzione All Crazy prende parte a vari Family Show ed è Lorenzo il Magnifico nello spettacolo “Il Volo di Leonardo”. Nel 2021 continua il suo percorso di perfezionamento frequentando il corso di Alta formazione per Performer di Musical Theater presso la Bernstein School of Musical Theater di Bologna. Dal 2021 gli viene assegnato il ruolo di Bianconiglio nell’innovativo format “Chi ha paura del Melodramma?”, prodotto dalla Fondazione Teatro Coccia di Novara, in cui non solo diventa il filo conduttore di svariati spettacoli (“I Viaggi di Gulliver”, “Cendrillon” e “Bullo in maschera”) ma per ogni spettacolo gira anche dei cortometraggi volti ad avvicinare il pubblico più giovane al misterioso mondo del Melodramma. Nel 2022 continua la sua collaborazione in qualità di attore con il Teatro Coccia di Novara prendendo parte allo spettacolo “I Nuovi Corti del Coccia – Opera Scomposta” e a una serie di concerti per pianoforte e voce all’interno della rassegna “Sinfonie di Sensi – Oltre i confini della Musica”. Nello stesso anno prende parte ad altre produzioni professionali di Musical tra cui: “Ti metto in attesa” con la regia di Riccardo Giannini e produzione MagnoProg - Compagnia delle Formiche – ACDC Production; “Robin Hood” con regia di Edoardo Scalzini e produzione IPerformers; “Oliver Twist il Musical – Tutti abbiamo un cuore di carta” con regia di Mauro Simone e produzione BSMT; “La Fabbrica dei Sogni” con regia di Melina Pellicano e produzione BIT. Un ruolo per lui importante arriva a fine 2022 quando interpreta il ruolo di Ciuchino nello spettacolo “Shrek – il Musical” tratto dall’omonimo film e con produzione MAT Entertainment e AncheCinema. Infine nel 2023 è attore in due spettacoli: “Il racconto del Furioso Orlando”, testo pedagogico volto a presentare al pubblico un opera complessa come l’Orlando Furioso con la regia di Roberto Andrioli e produzione La Macchina del Suono e “La Historia di Carmen”, opera lirica prodotta dal Maggio Musicale Fiorentino in collaborazione con la compagnia Venti Lucenti. In parallelo all’attività Teatrale prende parte dal 2019 in poi anche a svariati Spot televisivi pubblicitari e Cortometraggi/ Mediometraggi.
Mini quiche lorraine vegetariane
Pappa al pomodoro come un finto pomodoro
Hummus
Insalata russa
Vitello tonnato
Carpaccio di fassona e zeste di limone candito
Selezione di formaggi valsesiani e mostarda di pere
Selezione di salumi novaresi

Pane alla segale e grani antichi
Focaccine al miele e olive
Focaccia romana

In abbinamento Vini dell’Alto Piemonte
Ci vogliono fino a 6 anni prima che i nostri Bösendorfer a coda siano pronti e lascino la nostra fabbrica perfettamente affinati e intonati. Tempo prezioso per completare tutte le qualità che Bösendorfer rappresenta. Un omaggio a materiali preziosi, estetica mozzafiato e maestria artigianale. Unico nel design, nel suono e nella perfezione.