di Eugène-Marin Labiche
Traduzione di Andrée Ruth Shammah e Giorgio Melazzi
Adattamento e regia Andrée Ruth Shammah

con MASSIMO DAPPORTO, ANTONELLO FASSARI, SUSANNA MARCOMENI
e con Marco Balbi, Andrea Soffiantini,Christian Pradella, Luca Cesa-Bianchi

Musiche Alessandro Nidi
Scene Margherita Palli
Costumi Nicoletta Ceccolini
Luci Camilla Piccioni
Produzione Teatro Franco Parenti / Fondazione Teatro della Toscana

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Un uomo si sveglia e si ritrova uno sconosciuto nel letto, entrambi hanno una gran sete, le mani sporche e le tasche piene di carbone ma non sanno perché, non ricordano niente della notte precedente. Lentamente i due tentano di ricostruire quanto accaduto, ma l’unica cosa di cui sono certi è di essere stati entrambi a una festa di ex allievi del liceo. Di quello che è accaduto quando hanno lasciato il raduno non sanno niente. Da un giornale apprendono che una giovane carbonaia è morta quella notte e tra una serie di malintesi ed equivoci si fa strada la possibilità che i due abbiano commesso quell’efferato omicidio. Per rimuovere le prove della loro colpevolezza si dimostreranno così capaci del peggio.