Musica di GIOACHINO ROSSINI
Libretto di Cesare Sterbini

Conte d’Almaviva Chuan Wang (12-14) / Claudio Zazzaro(13)
Don Bartolo Michele Govi (12-14) / Davide Piva (13)
Rosina Aya Wakizono (12-14) /Magdalena Urbanowicz (13)
Figaro Emmanuel Franco (12-14) / Diego Savini (13)
Don Basilio Abramo Rosalen
Berta Giovanna Donadini
Fiorello/Un ufficiale Matteo Mollica
Ambrogio Edoardo Sgariglia Moresi

Direttore Christopher Franklin

Regia Alberto Jona
Scene Matteo Capobianco
Costumi Silvia Lumes
Interventi di ombre Controluce Teatro d'Ombre
Luci Ivan Pastrovicchio
Maestro del Coro Massimo Fiocchi Malaspina
Coro As.Li.Co

Orchestra Filarmonica Italiana

Nuova Produzione Fondazione Teatro Carlo Coccia di Novara
Main Sponsor MIRATO

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Mettere in scena Il Barbiere di Siviglia di Rossini è stata per me una scommessa entusiasmante: quando si affrontano i grandi capolavori è impossibile non rapportarsi, con timore quasi reverenziale, a messinscene che sono diventate pietre miliari e che sembrano aver raccontato tutto il raccontabile; ma quando si riapre lo spartito del Barbiere si materializza una partitura scenica perfetta, dove ogni nota è gesto e ogni gesto è musica e che come un fuoco d'artificio produce immaginario a bizzeffe, come direbbe Lindoro.
Penso che Il Barbiere, perfetto meccanismo a orologeria, possieda una vis comica travolgente da commedia dell'arte, ma contenga in sé anche i segni della crisi dell'Illuminismo, mostrando l'ascesa di una nuova borghesia post-rivoluzionaria che sta prendendo il potere. Rossini descrive un mondo che vacilla sul bordo di un abisso, emotivo, sociale, politico; ma tutto questo lo fa con un'immensa ironia e autoironia, sorridendo dei propri meccanismi musicali, dei propri topoi, oltre che dell'uomo e del caos che si profila all'orizzonte.
Partendo dal plot narrativo, al centro vi è lo scontro generazionale tra vecchi e giovani, e in mezzo si staglia una nuova figura, Figaro, che rappresenta la borghesia in ascesa, astuta e determinata. Ho immaginato un mondo ancien régime, affastellato di oggetti, angusto, oppressivo e nel contempo risibile, dominato dal complesso di Diogene del padrone di casa, Don Bartolo, che cerca in ogni modo di resistere e opporsi al mondo nuovo e alla spregiudicatezza dei giovani. Dall'altra appunto i giovani che sentono il fervore del cambiamento e vi scommettono sopra. Ma l'imprevedibile e il caos sono in agguato e in questo il teatro d'ombre ha la funziona di evocarne i fantasmi, in uno spazio scenico che ho voluto opponesse all'accumulo claustrofobico di Don Bartolo, il respiro dell'open air, dietro cui comunque intravediamo le crepe della crisi, pronta a esplodere.
Commedia, follia, crisi, felicità questi gli ingredienti che hanno guidato la mia lettura del Barbiere, in cui i personaggi rossiniani si muovono da una parte come marionette ideofore, usando un termine caro a Guido Ceronetti, quali allegorie della crisi, e dall'altra come uomini e donne in carne ed ossa che avanzano tragicamente spensierati verso l'ignoto. Vi è però nel Barbiere la consapevolezza che lo scarto fra il naufragare nella follia o il naufragare nella felicità sia appena un soffio. Forse gli unici a salvarsi saranno Figaro e Rossini stesso.
Ho immaginato dunque con i miei compagni di avventura, Matteo Capobianco, Silvia Lumes e Controluce, uno spazio scenico dinamico e cangiante, costumi che attraverso colore e segno, fra tardo Settecento e primo Ottocento, suggeriscono le dinamiche emotive dei personaggi, e infine un immaginario di ombre in perenne disequilibrio fra realtà e follia, tutto questo per raccontare ancora una volta il capolavoro rossiniano.
Per una sfida importante come Il Barbiere di Siviglia la scelta è stata quella di progettare un grande impianto classico, nel pieno e doveroso rispetto del contesto voluto da Rossini e l'epoca storica in cui si svolge la vicenda, imponente e di forte impatto visivo, un mondo colorato sospeso nel tempo tra Settecento e Ottocento, che ha però all'interno l'inizio di un cambiamento che stravolgerà la società. L'idea è stata quindi di raccontare questa trasformazione sociale e storica con un impianto scenografico innovativo nella sua possibilità di mutare e trasformarsi a vista, con continui cambi scena e alternanze tra un interno ed esterno, un dentro/fuori, che è tanto fattuale nella drammaturgia quanto metaforico nella chiave di lettura delle vicende. Tornano così nel progetto le macchine sceniche fulcro della mia ricerca progettuale in ambito scenografico, intese come strumenti di interazione registica, movimenti che oltre a cambiare l'aspetto dei luoghi e portarci da un contesto visivo ad un altro, danzano in quella sorta di equilibrio Rossiniano tra gli ingranaggi perfetti di un orologio e il caos controllato che si dipana in maniera imprevedibile in vari momenti. La struttura principale, ovvero la dimora di Don Bartolo, posizionata su una grande piattaforma girevole, a sua volta andrà a comprimersi ed aprirsi, come fosse una estensione del proprietario stesso, del suo umore e carattere, in una ricerca dell'accumulo che sfocia nel complesso di Diogene, rappresentato da un riferimento diretto alle wunderkammer molto di moda nell'epoca dei fatti che però scivola inesorabilmente verso un accumulo ossessivo compulsivo, dove si rischia di essere travolti, da un epoca che affonda, travolgendo tutto e tutti”.
Matteo Capobianco
Il viaggio nei costumi del nostro Barbiere di Siviglia nasce da una prima necessità, ovvero rappresentare il contrasto tra due mondi: il “vecchio” e il “nuovo”. Ambientare l’opera a cavallo di due secoli come il ‘700 e l’800 è già emblematico; con ulteriori caricature e rivisitazioni ho potuto sottolineare i caratteri del conflitto che mettiamo in scena. I colori vivaci e la leggerezza si scontrano con tonalità cupe, materia e pesantezza. Mettere questo tipo di estetica al servizio della regia di Alberto non mi bastava. Avevo bisogno di trovare un filo conduttore che amalgamasse questi due mondi. Il nostro Don Bartolo è un accumulatore seriale quindi è stato naturale per me identificare come musa ispiratrice l’oggetto. Ho ricercato per ogni personaggio oggetti che mi suggerissero pattern, colori e silhouette o che potessero essere essi stessi parte integrante del costume. er esempio vasi da pots-pourris e porcellane cinesi per Rosina, ciotole da Barba per Figaro e scatoline per tabacco da fiuto per il conte d'Almaviva. Per me sono stati il mezzo di comunicazione più o meno implicito che mi ha permesso di unire racconto, logica ed estetica in sintonia con regia e scenografia senza lasciare nulla al caso di Tokyo e altri.
Silvia Lumes
Nato a San Francisco (USA), Christopher Franklin ha iniziato la sua carriera artistica in Italia arrivando a dirigere nei principali Teatri Lirici e Festival italiani tra cui il Rossini Opera Festival, lo Sferisterio di Macerata, il Teatro Regio di Torino, il Teatro dell’Opera di Roma, il Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro Comunale di Bologna, il Teatro Lirico di Cagliari, il Teatro Massimo di Palermo, il Teatro Bellini di Catania, il Teatro Municipale di Piacenza, il Teatro Verdi di Trieste etc… Ugualmente attivo anche in ambito sinfonico, ha diretto, tra le molte orchestre, la London Philharmonic Orchestra, la Royal Philharmonic, la Sydney Symphony Orchestra, la Tokyo Philharmonic, la Czech Philharmonic, la Prague Philharmonic, la West Australia Symphony Orchestra, la National Philharmonic of Russia, la Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo, la Münchner Symphoniker, la SWR Orchester Baden-Baden, l’Orchestra del Maggio Musicale Firenze, l’Orchestra Sinfonica Nazionale RAI di Torino, l’Orchestre de Chambre de Paris, l’Orchestra de Comunitat di Valencia, l’Orchestra Verdi di Milano, l’Orchestra della Toscana, l’Orchestra Toscanini di Parma…. Ha diretto numerose tournée presso importanti sale concertistiche tra cui: Musikvereinssaal e il Konzerthaus a Vienna, Herkulessaal a Munich, Teatro Real di Madrid, Philharmonie Köln, Musikhalle a Hamburg, Alte Oper a Frankfurt, Festspielhaus a Baden-Baden, Theatre des Champs-Elysées a Parigi, Palau de les Arts a Valencia, Teatro de Belles Artes a Citta’ del Messico, Konzerthaus a Dortmund, Cadogan Hall e La Royal Albert Hall a Londra, Carnival Center di Miami, International House of Music e la Tchaikovsky Hall a Mosca, Dvorak Hall e Smetana Hall a Praga, War Memorial Opera House col San Francisco Opera, e alla Ordway con Minnesota Opera. Insieme al tenore Juan Diego Florez ha al suo attivo numerose tournée in tutto il mondo. Prossimamente dirigera’ Adriana Lecouvreur e Die Zauberflöte alla Opera Royal de Wallonie a Liegi, Manon a Tenerife, concerti alla Rossini Opera Festival, concerti con la Brucknerorchester a Vienna e Linz, una nuova produzione di Barbiere di Siviglia al Teatro coccia a Novara… Le recenti stagioni hanno visto il suo ritorno alla San Francisco Opera per Turandot e Hansel und Gretel, Peter Grimes e Turn of the Screw al Palau de les Arts a Valencia, I Puritani e Otello al Teatro Liceu a Barcellona, La Boheme, Tosca, Nabucco e Tristan und Isolde al Teatro Verdi di Trieste, una registrazione con la Czech Philharmonic, La Traviata, Thais, e L’Amant anonyme di Joseph Bologne Chevalier de St. Georges alla Minnesota Opera, Attila a Tenerife, Aufstieg und Fall der Stadt Mahagonny al Teatro Regio di Parma, L’Occasione fa il ladro in Oman, Turco in Italia al Teatro Comunale di Bologna, Cavalleria Rusticana/Pagliacci alla Sferisterio di Macerata, e La Sonnambula al Theatre des Champs-Elysées a Parigi. Christopher Franklin ha vinto il Concorso Internazionale “Gino Marinuzzi”, e dopo aver vinto La Bottega- Concorso “Toti dal Monte” per direttori d’orchestra, e’ stato assistente di Peter Maag al Teatro Comunale di Treviso, teatro in cui ha fatto il suo debutto italiano. Si e’ laureato in Direzione d’Orchestra con Frederik Prausnitz presso la Peabody Conservatory a Baltimora, e dopo aver studiato alla Pierre Monteux School for Conductors e a Tanglewood, ha vinto il Premio Franco Ferrara nella classe di direzione d’orchestra di Gianluigi Gelmetti presso l’Accademia Chigiana a Siena. Christopher abita a Lucca.
Regista, musicista e musicologo, ha avuto una formazione eclettica dal teatro danza al canto, dalla musicologia alla recitazione. Ha iniziato giovanissimo il suo percorso di formazione teatrale con la danza contemporanea e il teatro-danza, studiando in Italia con Anna Sagna e il gruppo di Danza Contemporanea Bella Hutter, in Inghilterra (a The Place, la scuola londinese di Martha Graham) in Francia ed in ex- Jugoslavia. Si è poi dedicato alla musica studiando canto con Gabriella Ravazzi, Lia Guarirni e Anne English Santucci a Roma perfezionandosi inseguito in Francia nel repertorio cameristico con Dalton Baldwin e Gerard Souzay e nel repertorio liederistico con Erik Werba. Ospite di stagioni concertistiche e festival in Italia, Francia, Spagna, Gran Bretagna, Romania, Stati Uniti e Sud America e ha effettuato registrazioni discografiche per Stradivarius, Nuova Era e altri. Nel 1994 ha fondato con Corallina De Maria e Jenaro Meléndrez Chas la Compagnia Controluce Teatro d’Ombre, firmando con il gruppo le messinscene di tutti gli spettacoli presentati nei maggiori festival e stagioni teatrali in Europa, Asia, Nord Africa e Sud America, collaborando con nomi del mondo dello spettacolo e della musica come Kate Bush, Vinicio Capossela, Mario Brunello, Jordi Savall, Kenneth Weiss, Fabio Biondi, Davide Livermore ecc. Dal 2013 ha iniziato a dedicarsi alla regia di teatro musicale e opera, firmando personalmente spettacoli in Germania, Svizzera, Spagna e Italia tra cui Il Pirata e La Straniera di Bellini al Niederbayern Landestheater di Passau, Landshut e Straubing, Germania; Il giardino della vita di José Maria Sanchez Verdù, 900 Musica di Lugano, Svizzera, e Semana de Musica Religiosa di Cuenca, Spagna; Lo stridere luttuoso degli acciai di Adriano Guarnieri, TPE Torino; Donna di Veleni di Marco Podda e I viaggi di Gulliver di Bruno Moretti, Teatro Coccia di Novara; Il Sogno del Sig.Rodari di Nuria Nunez Hierro, Accademia di Spagna, Roma. Fra gli ultimi lavori la regia di Un Bullo in maschera di Federico Gon al Teatro Coccia di Novara e al Teatro Lirico Verdi di Trieste, la cura dell'immaginario visivo con Controluce Teatro d'Ombre di Il Diario di Anna Frank di Grigorij Frid al Teatro Regio di Torino e de I racconti di Hoffmann di Offenbach al Teatro alla Scala. Laureato in Estetica Musicale presso l’Università di Torino ha pubblicato studi sulla trattatistica musicale del Settecento e sul teatro mozartiano, dedicandosi in seguito alla musica del Novecento, Kurt Weill, Alberto Savinio e allo spettacolo d’intrattenimento per UTET, Unicopli, La Giuntina Ed., Fabbri Editori, Franco Angeli Ed. Interprete e studioso di musica e cultura ebraica ha curato l’edizione italiana della Storia della musica ebraica di Abrahm Zvi Idelsohn per La Giuntina di Firenze. Ha fondato con Alessandro Baricco e un gruppo di amici la Scuola Holden a Torino. Insegna Storia del Teatro Musicale presso il Conservatorio Giorgio Ghedini di Cuneo. Dal 2015 insegna all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. E' Direttore Artistico di Incanti Rassegna Internazionale di Teatro di Figura di Torino.
Il tenore cinese Chuan Wang ha studiato canto al Conservatorio di Guangzhou dove ha conseguito il diploma di 1 ° livello nel 2012. Ha continuato gli studi in Italia presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano laureandosi con il massimo dei voti nel 2016 e debuttando nel frattempo ruoli quali Ernesto in Don Pasquale, Tonio in I Promessi Sposi di Ponchielli, Nemorino in L'elisir d'amore, Carmina Burana di Orff. Ha anche seguito numerosi masterclass e si è qualificato in importanti concorsi internazionali di canto. Nel 2017 è stato ammesso all'Accademia di perefezionamento per Artisti Lirici del Teatro alla Scala dove ha avuto la possibilità di esibirsi in diversi progetti dell'Accademia: come Almaviva nella versione per bambini de Il barbiere di Siviglia, come Calaf in Alì Babà di Cherubini diretto da Paolo Carignani con la regia di Liliana Cavani, come Nemorino nella versione per bambini di L’elisir d'amore, come Rinuccio in Gianni Schicchi diretto da Woody Allen e diretto da Ádám Fischer. Ha inoltre preso parte alla nuona produzione di Mario Martone di Khovanshchina, diretta da Valery Gergiev. Tra i suoi progetti recenti e futuri: sempre alla Scala Duca in Rigoletto diretto da Daniel Oren nella storica produzione di Gilbert Deflo, Ramiro nella versione per bambini de La cenerentola, nella nuova produzione della Salome sempre alla Scala dove sarà coinvolto anche in Madina, Il viaggio a Reims al ROF di Pesaro, Ernesto, Gernando e Ubaldo nell'Armida di Rossini a Marsiglia, Don Ramiro nella Cenerentola a Cagliari.
Nato a Napoli nel 1989, Claudio Zazzaro ha debuttato come Beppo in Fra Diavolo di Auber al Teatro dell'Opera di Firenze in una produzione del Conservatorio Cherubini di Firenze (D'Agostini/Torrigiani). Da allora ha cantato Don Basilio ne Le Nozze di Figaro a Cesena (Desderi/Cappelletti), Fadinard ne Il cappelo di Paglia di Firenze di Rota a Pisa, Livorno e Lucca (Pasqualetti/Mucci), Gelindo ne L'impresario in angustie di Cimarosa al Teatro Poliziano (Boer/Liberovici), Gastone ne La Traviata (Luisi/Micheli), e Don Curzio ne Le Nozze di Figaro (Poska/Bergamasco) entrambi al Teatro dell'Opera di Firenze, Goro in Madama Butterfly al Teatro Pergolesi, Comunale Treviso e Comunale Ferrara. Ha interpretato i ruoli di Caio ne La spada nella roccia di Anastasi al Teatro Regio di Parma (Franceschini/Bernard), e Tancredi in Tancredi appresso al combattimento di Ambrosini al Teatro Poliziano (Hamilton/Cappelletti). Nel 2013 si è laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali presso l'Università degli Studi di Napoli “L'Orientale”. Ha proseguito gli studi di canto presso il Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze e nel 2020 è stato ammesso all'Accademia Alberto Zedda del Rossini Opera Festival. Con il circuito As.Li.Co. ha debuttato in gennaio 2022 Don Ramiro ne La Cenerentola. Dalla stagione 2022/23 è membro del Teatro dello Staatstheater Augsburg dove interpreta i ruoli di Conte di Libenskof ne Il viaggio a Reims, Gastone ne La Traviata e Boy Angel nell’opera contemporanea di Du Yiun Angel’s Bone.
Nato e diplomatosi a Bari, Michele Govi è stato vincitore di concorsi come "Mercadante", "Cilea" e "Premio Ricciarelli". Debutta nel 1992 come Figaro ne Il barbiere di Siviglia a Mantova, un ruolo che interpreta poi in diversi teatri italiani ma anche a Lima, Granada e Bilbao. Artista poliedrico è capace di spaziare da ruoli buffi e brillanti a ruoli più seri. Il suo vasto repertorio spazia da ruoli principali in opere di Mozart, Rossini e Donizetti fino ad opere di Verdi e Puccini. Ha interpretato inoltre Tonio in Pagliacci - Clowns (tratto liberamente da Pagliacci di Leoncavallo) al Konzert Theater Bern, il padre in Pollicino di Henze al Teatro Regio di Torino con la regia di Dieter Kaegi e la direzione di Claudio Fenoglio e il Nevrastenico in Notte di un nevrastenico di Nino Rota. Tra le opere del Settecento ha interpretato Le Cantratrici villane, La Cambiale di matrimonio, La finta semplice. Si esibisce regolarmente nei teatri di Svizzera, Francia e Italia. Ha collaborato con artisti come Katia Ricciarelli, Renato Bruson, Luigi Alva, Leo Nucci, Roberto Alagna e Angela Georghiu e ha collaborato con direttori come Evelino Pidò, Carlo Franci e Richard Bonynge e registi come Franco Zeffirelli e Pierluigi Pizzi. Su CD ha inciso Le serve rivali e Il cavaliere errante di Tommaso Traetta, La Serva padrona di Pergolesi e La Frascatana di Paisiello per Bongiovanni. Tra gli impegni più recenti annovera il debutto all’Opera di Tours come Don Bartolo ne Il barbiere di Siviglia, al Teatro Galli di Rimini come Egberto in Airoldo di Verdi, al Teatro Verdi di Trieste, al Teatro Coccia di Novara e al Teatro Verdi di Pisa ha interpretato Don Pasquale. Nella stagione 22/23 è tornato al teatro di Biel/Solothurn come interprete del ruolo di Nabucco.
Davide Piva nasce a Riva del Garda (TN) il 13 dicembre 1993. Dopo aver ottenuto la maturità classica si impegna negli studi di canto lirico al conservatorio F. A. Bonporti di Trento, sotto la cura di Daniela Longhi, ottenendo nel 2020 il Diploma accademico di primo livello in Canto con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore. Nel biennio 2021-2022 è parte dell’Accademia del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Ha ottenuto il premio “Riccardo Zandonai” e “Premio del Pubblico” nel XXVI Concorso Lirico “Riccardo Zandonai”. Nel 2015 è Figaro in una riduzione delle Nozze di Figaro di Mozart alla fondazione Giardino delle Arti. Nel 2016 è Milord in una riduzione della Finta Semplice di Mozart al Conservatorio di Trento F. A. Bonporti. Nel 2017 debutta il ruolo di Uberto nella Serva Padrona di Pergolesi presso il Castello del Buonconsiglio di Trento. Nel febbraio del 2021 fino al 2022, debutta il ruolo di Conte di Ceprano nel Rigoletto di Verdi al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, con la direzione di Riccardo Frizza e la regia di Davide Livermore è stato Quinault nell’Adriana Lecouvreur di Cilea al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, diretto dal Maestro Daniel Harding con regia di Frederic Wake- Walker. Debutta il ruolo di L’Invalido nella Siberia di Giordano al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, diretto da Maestro Gianandrea Noseda e la regia di Roberto Andò. Di seguito debutta il ruolo di Dulcamara in Elisir d’amore di Donizetti presso l’Associazione xxi secolo di Viterbo, diretto dal Maestro Fabrizio Bastianini e la regia di Massimo Bonelli. Sarà poi Guglielmo in una riduzione di Così fan tutte con regia di Manu Lalli al Teataro Goldoni di Firenze (produzione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino). Nel marzo 2022 è solista in Per lo corpo luce di Luca Francesconi al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, diretto dal Maestro Ingo Metzmacher, sarà poi Antonio ne Le Nozze di Figaro di Mozart al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, diretto dal Maestro Theodor Guschlbauer e la regia di Jonathan Miller. Nel Giugno del 2022 è Ein Offizier in Ariadne auf Naxos di Strauss al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, diretto dal Maestro Daniele Gatti e la regia di Matthias Hartmann. A Luglio 2022 è Un Sylvan nell’Acis et Galatée di Lully al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, diretto dal Maestro Federico Maria Sardelli e la regia di Benjamin Lazar. Lo stesso mese è solista nella Fantasia Corale, Op. 80 di Beethoven al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, diretto dal Maestro Manfred Honeck. Inoltre ha da poco Terminato la produzione di “Gianni Schicchi” al Teatro Comunale di Firenze.
Nata a Tokyo, il mezzosoprano si è laureata presso l’Università delle Arti di Tokyo ottenendo il diploma di Master in Opera Performance.Ha partecipato al master di Mariella Devia a Tokyo nel 2011. E’ stata semi-finalista al concorso internazionale tedesco “Neue Stimmen 2013”. Si è quindi trasferita in Italia con una borsa di studio del governo giapponese per proseguire gli studi al Conservatorio “A. Boito” di Parma. Come allieva effettiva dell’Accademia Rossiniana del Rossini Opera Festival 2014 a Pesaro, ha interpretato la Marchesa Melibea in Il Viaggio a Reims. Dall’ottobre 2014 è solista dell’Accademia del Teatro alla Scala di Milano, dove ha debuttato alla Scala interpretando Angelina in La Cenerentola per il pubblico dei più giovani, e ha interpretato Meg in Falstaff alla Royal Opera House in Oman. Il suo repertorio e' principalmente belcantistico; tra i suoi ruoli Rosina (Il Barbiere di Siviglia), Angelina (La Cenerentola), Marianna (Il Signor Bruschino), Cherubino (Le Nozze di Figaro), Donna Elvira (Don Giovanni) e Dorabella (Cosi' fan tutte). Ha ottenuto un grande successo personale come Rosina nel Barbiere di Siviglia presentato dall’Accademia al Teatro alla Scala, e recentemente come Angelina ne La Cenerentola al Teatro Filarmonico di Verona. Tra gli impegni recenti e futuri: Il barbiere di Siviglia a Bologna, Firenze, Udine, Tokyo, Bari e Pesaro, Francesca da Rimini di Mercadante a Martina Franca, diretta da Fabio Luisi, La pietra del paragone a Cagliari e Pesaro, I Capuleti e i Montecchi a Verona, Il Turco in Italia a Bologna, Il Borgomastro di Sardaam e Pigmalione a Bergamo, Le nozze di Figaro a Verona, Così fan tutte a Trieste, Idomeneo a Palermo, Don Giovanni e Le nozze di Figaro a Tokyo, la Beethoven IX in Korea, La Cenerentola a Tokyo e Sassari, un Gala a Pesaro, Nabucco a Madrid, Trieste, e Mainz Il barbiere di Siviglia a Liège, Falstaff a Tokyo, Norma a Bologna e Roberto Devereux a Genève.
Vincitrice di numerosi concorsi lirici e di musica da camera: I° premio al 56th International Antonín Dvořák Singing Competition a Karlovy Vary (Repubblica Ceca, 2022), vincitrice 74ma edizione del Concorso per Giovani Cantanti Lirici Comunità Europea 2020 di Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto A. Belli (2020), II premio al I. Concorso Lirico Internazionale Città di Prato (2022), II premio al 24. Concorso Nazionale di Musica da Camera Giulio Rospigliosi. III premio al I Concorso Internazionale del canto lirico Città di Genova G. Taddei. Inizia un’intensa attività concertistica nell‘ambito della musica sacra e vocale da camera. Si segnalano i recital nella Sala Bianca di Palazzo Pitti, nella Biblioteca Marucelliana, nell‘Istituto Francese e l’Accademia delle Arti del Disegno a Firenze. Nel 2019 partecipa nel festival Le note d‘autunno a Siena. Si esibisce anche all‘estero come solista in Davvide Penitente, K. 469 di W. A. Mozart con l'Orchestra Polska Filharmonia Kameralna Sopot e in Grande Messa in Si Minore di J. S. Bach con l'Orchestra Cameralistica di Elbląg in Polonia. Nel 2022 esegue lo Stabat Mater di Pergolessi con l’Orchestra Animando di Lucca sotto la direzione di S. Teani. Debutta nel 2018 nell’opera L‘importanza di esser Franco di M. Castelnuovo-Tedesco al Luglio Musicale Trapanese ed al Teatro Goldoni a Firenze nella stagione del Maggio Musicale Fiorentino (2019). Debutta nel ruolo di Alcina nell‘opera Furiosus di R. Scarcella Perino presso Villa la Pierta di Firenze (2019) e nello stesso anno allo spettacolo di L. Dei Via col tempo – Viaggiando su fili di memoria, Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Nel 2020 interpreta il ruolo di Leonia ne La gita in campagna di M. Peragallo Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto e, sempre a Spoleto, Rigoletto di G. Verdi (Maddalena) e Madama Butterfly di G. Puccini (Suzuki) nel 2021. Nel 2022 debutta il ruolo di Cornelia nel Giulio Cesare in Egitto di G. F. Händel al Teatro Verdi di Pisa A e Gianni Schicchi di G. Puccini (Zita) al Teatro Petrarca di Arezzo. Partecipa inoltre al concerto Le Stelle di Radio3 – Notte dei duetti presso la Sala A della Rai. Nel Maggio 2023 si esibirà all’ Elisabeth Queen Competition in Bruxelles (maggio 2023).
Il baritono olandese-messicano Emmanuel Franco è stato lodato da Opera News come “Un cantante con una musicalità impeccabile con un tempo di recitazione magistrale. La personalità carismatica di Franco è molto legata al pubblico, e la sua produzione vocale è impeccabile”. Dopo il suo debutto italiano nella scorsa stagione come Dandini ne La Cenerentola della Fondazione Teatro Carlo Coccia di Novara, sotto la bacchetta del maestro Antonino Fogliani, Emmanuel ha debuttato al Teatro Filarmonico di Verona come Germano ne La Scala di Seta col maestro Nikolas Nägele. Emmanuel ha fatto parte del Wexford Festival Opera (2019) in Irlanda, come Mustafa in Adina di G. Rossini, e come Camillo nella prima mondiale de La Cucina di Andrew Synnott e Rosetta Cucchi. Emmanuel è diventato un artista ospite regolare al Rossini in Wildbad Bel Canto Opera Festival di Bad Wildbad, in Germania, dove nel corso degli anni ha partecipato in diverse produzioni come Il Barone Macacco ne I Tre Gobbi, il Gran Sacerdote in Zelmira, Albertone in Romilda e Costanza, il Sergent Joli- Coeur in Le Philtre, Buralicchio in L'Equivoco Stravagante, Aliprando in Matilde di Shabran e il Califo in Adina. Ha collaborato con NAXOS Music Records per la registrazione di diversi titoli, lavorando con direttori di fama come Luciano Acocella, José Miguel Pérez-Sierra e Gianluigi Gelmetti. A Pamplona, in Spagna, ha interpretato il ruolo di Belcore ne L'Elisir d'Amore con AGAO Fundación Baluarte. Ha fatto il suo debutto in Germania al Badisches Staatstheater Karlsruhe, interpretando Il Conte in Le Nozze di Figaro con la Badische Staatskapelle. Emmanuel è stato membro dell'Opera Studio dell'Opéra national du Rhin (2015-17) a Strasburgo, in Francia. Alcuni punti salienti durante il suo soggiorno a Strasburgo, includono le sue interpretazioni di Le Marchand Ambulant e il Nano Pic in Blanche-Neige, Der Zweiter Nazarener in Salome, Bruschino Padre in Il Signor Bruschino, Figaro in Il Barbiere di Siviglia di G. Paisiello e Le Fou nella nuova produzione di Cendrillon. Ha anche interpretato il Gran Sacerdote in Idomeneo, Slook in La Cambiale di Matrimonio e uno dei Deputati Fiamminghi nella nuova produzione di Don Carlo di Robert Carsen, sotto la direzione di Daniele Callegari. In Messico Emmanuel ha cantato come il Dottor Malatesta in Don Pasquale con Opera de Tijuana, Don Parmenione ne L'Ocassione fa il ladro con ProOpera e Belcore ne L'Elisir d'Amore con la Orquesta Sinfónica del Estado de México. Punti salienti della carriera negli Stati Uniti includono le sue interpretazioni come Ping in Turandot e Manuel in La Vida Breve con la West Bay Opera, e Principe Yamadori in Madama Butterfly con la Livermore Valley Opera. Parte del repertorio di concerti e oratorio di Emmanuel comprendono opere come Lieder eines fahrenden Gesellen di G. Mahler, Carmina Burana di C. Orff, Weihnachtsoratorium di J. S. Bach, Requiem e Krönungsmesse di W. A. Mozart e Misa Tango di Luis Bakalov. Nato a Tijuana, in Messico, Emmanuel ha conseguito la laurea dal San Francisco Conservatory of Music e il master presso dalla Dutch National Opera Academy ad Amsterdam. Prossimi impegni includono la sua partecipazione in Gianni Schicchi con la Royal Liverpool Philharmonic Orchestra, Lamparilla ne El Barberillo de Lavapies con la Krakow Philharmonic Orchestra e Bruschino Padre ne Il Signor Bruschino all'edizione 2023 del Rossini in Wildbad Belcanto Opera Festival.
Diego Savini, nasce a Città di Castello dove inizia i suoi studi musicali, frequentando la Scuola Comunale di Musica “G. Puccini” sotto la guida del soprano S. Sannipoli. Segue successivamente varie Masterclass, con Maestri quali Elio Battaglia e Max von Egmund. Debutta sulle scene nel 2012 presso il Teatro degli Illuminati di Città di Castello come Belcore ne L’Elisir d’amore di Donizetti. Nel 2014 si distingue ai concorsi di “Ticino Music Festival” e “Silvio Varviso” di Lugano, entrambi finalizzati alla messa in scena di Don Giovanni, debuttando quindi nel ruolo di Leporello. Nello stesso anno è selezionato dal LTL, opera studio di Livorno, per la messa in scena de Il Barbiere di Siviglia di Rossini come Don Bartolo, debuttando nella stagione 2014/15 nei teatri Goldoni di Livorno, Giglio di Lucca, Verdi di Pisa e Coccia di Novara. Tra gli altri concorsi è stato vincitore del secondo premio al 6°concorso “Cleto Tomba” a Castel San Pietro Terme (Bo), del ruolo di Lorenzo ne I Capuleti e i Montecchi con Opera Estudio di Tenerife, in scena sia all’Auditorium di Tenerife che al Teatro Comunale di Bologna. A luglio e agosto 2019 è stato allievo effettivo dell’Accademia rossiniana Alberto Zedda e si è esibito come Don Profondo nel Viaggio a Reims di G. Rossini. Torna al Festival di Pesaro nel 2020 ancora una volta come Don Profondo. Nell’autunno dello stesso anno debutta al Festival Donizetti di Bergamo in Marino Faliero. Nella 2021 debutta come Don Bartolo ne Il barbiere di Siviglia con i teatri di Opera Lombardia e al Teatro Verdi di Trieste. In Germania all’Opera di Bremen debutta come Taddeo ne L’Italiana in Algeri. Nel 2022 debutta all’Opera di Basilea con il ruolo di Don Bartolo ne Il barbiere di Siviglia e nella stagione 22/23 all’Opera di Augsburg canta in Viaggio a Reims con la regia di Stefania Bonfadelli. Diego Savini ha interpretato inoltre Don Carissimo ne La Dirindina di Scarlatti (Teatro Torti di Bevagna), Uberto ne La serva padrona di Pergolesi (Teatro Comunale di Ferrara), Dulcamara ne L’Elisir d’Amore (Teatro Morlacchi di Perugia), Norton ne La Cambiale di Matrimonio (“Settimane Musicali” al teatro Olimpico di Vicenza), Taddeo ne L'Italiana in Algeri (Auditorium LAC di Lugano e conservatorio della Svizzera italiana, in collaborazione con il Ticino Music Festival), Figaro ne Il Barbiere di Siviglia di Paisiello (NCPA di Pechino, diretto da Richard Barker, sotto la regia di Alessandra Panzavolta), Leporello in Don Giovanni (Teatro di Varese e di Stradella in collaborazione con Red Carpet Teatro - Teatro Carcano di Milano, diretto da Giuseppe Montesano e con la regia di Mattia Testi) In concerto ha eseguito il Messiah di Händel nella Chiesa di S. Trinità di Firenze diretto da N. Paszkowski, Petite Messe Solennelle di Rossini a Città di Castello, all'Auditorium del Conservatorio di Perugia e nella Basilica Papale Inferiore di S. Francesco in Assisi, l’oratorio Baltazar di Carissimi con il conservatorio di Perugia, la Missa Evangelii di Bucchi sotto direzione di Palleschi nella basilica di S. Pietro in Perugia, Mattähus Passion di Bach in collaborazione con l’Ensamble Coranto e la cappella musicale del Duomo di Modena. Nel 2018 in collaborazione con l'Accademia Chigiana di Siena, ha cantato inoltre nel concerto di apertura del “Meet in Beijing” nel teatro NCPA di Pechino con l'orchestra nazionale di Pechino e nell'istituto di cultura italiana di Bruxelles. A Febbraio 2017 ha conseguito la Laurea triennale di canto nella classe della M° M.G. Pittavini presso il conservatorio “Francesco Morlacchi di Perugia” con l’esito di 110 lode e menzione d’onore.
Abramo Rosalen, dopo il diploma in organo, ha intrapreso lo studio del canto. Ha debuttato per La Biennale di Venezia nel 2002 con l'opera contemporanea BIG BANG CIRCUS di Claudio Ambrosini, eseguita anche al Teatro Lirico di Trieste e al Teatro San Carlo di Napoli. Al Teatro La Fenice di Venezia ha debuttato come Commendatore in DON GIOVANNI cantando anche nel IL PRINCIPE PORCARO di Nino Rota e ne L'ANGELO E L'AURAdi Carlo De Pirro e in ROMEO ET JULIETTE di C. Gounod.Ha debuttato il ruolo di Mustafà ne L'ITALIANA IN ALGERI al Teatro Comunale di Bologna, parte che ha in seguito sostenuto al Filarmonico di Verona, nel Circuito Lombardo, al Teatro Coccia di Novara e al Teatro Alighieri di Ravenna. Tra i ruoli di rilievo ricordiamo Zaccaria al Teatro Petruzzelli di Bari, Caronte e Plutone ne l'ORFEO di C. Monteverdi al Teatro Comunale di Ferrara, Oroveso in NORMA al Teatro Massimo Bellini di Catania, Bartolo ne LE NOZZE DI FIGARO e Don Basilio ne IL BARBIERE DI SIVIGLIA al Teatro Regio di Torino, Timur ne la TURANDOT alla ROH di Muscat in Oman, Ramfis in AIDA, Padre Guardiano ne LA FORZA DEL DESTINO, Silva in ERNANI, Oroe in SEMIRAMIDE, Tobia Mill ne LA CAMBIALE DI MATRIMONIO, Gaudenzio ne IL SIGNOR BRUSCHINO, Leporello in DON GIOVANNI, Polifemo in ACIS E GALATEA di G.F. Händel, Sparafucile in RIGOLETTO, Lusignano in ZAIRA, Sarastro in DIE ZAUBERFLÖTE. Ha lavorato con direttori quali Lorin Maazel, Renato Palumbo, Andrea Battistoni, Riccardo Frizza, Julian Kovatchev, Alberto Veronesi, Giampaolo Maria Bisanti e con registi quali Beppe de Tomasi, Pier Luigi Pizzi, Maurizio Scaparro, Henning Brockhaus, Damiano Michieletto, Mariusz Trelinsky, Andrea Cigni. Ha cantato Zio Bonzo in MADAMA BUTTERFLY e in LA TRAVIATA al Teatro Alla Scala di Milano, Don Alfonso in COSÌ FAN TUTTE al Nuovo Teatro d'Opera di Dubai, Sarastro in DIE ZAUBERFLÖTE in AsLiCo, Timur in TURANDOT alla Shanghai Opera House e al Palau de les Arts Reina Sofía, Don Alfonso in COSÌ FAN TUTTE al Teatro Verdi di Trieste, Sir Giorgio ne I PURITANI al Teatro Verdi di Trieste, ruolo che riprenderà al Teatro di San Carlo, Jacopo Fiesco in SIMON BOCCANEGRA al Teatro Petruzzelli di Bari, Sparafucile in RIGOLETTO al Teatro Comunale di Bologna, in tournée in Giappone e al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Alfonso I d’Este in LUCREZIA BORGIA al Teatro Verdi di Trieste, ha inaugurato la stagione del Teatro Colón di Buenos Aires cantanto Zaccaria in NABUCCO. Tra i prossimi e recenti impegni: DON PASQUALE al Piccolo Festival del Friuli ,Ramfis in AIDA e Zaccaria in NABUCCO al Teatro Petruzzelli di Bari ,Colline ne LA BOHÉME e Timur nella TURANDOT al Festival Puccini di Torre del Lago, Colline ne LA BOHÉME al Teatro Bellini di Catania, il Conte Walter in LUISA MILLER al Teatro Comunale di Bologna dove tornerà come Padre Guardiano ne LA FORZA DEL DESTINO ,il debutto al Festival Areniano 2022 con Zaccaria nel NABUCCO e Ramfis in AIDA, Mustafà, bey d’Algeri ne L’ITALIANA IN ALGERI presso il Teatro Goldoni di Livorno, Basilio ne IL BARBIERE DI SIVIGLIA presso il Teatro Politeama Greco di Lecce, Capellio ne I CAPULETI E I MONTECCHI di V.Bellini presso il Teatro Verdi di Padova.
Giovanna Donadini, allieva del soprano Erika Baechi, si è diplomata nel 1995 all’Accademia Internazionale di Arte Lirica di Osimo, diretta da Alberto Zedda e Sergio Segalini, dove ha avuto il privilegio di perfezionarsi sotto la guida di insegnanti come Antonio Tonini, Mario Melani, Rodolfo Celletti e Nicola Giusti. Ha debuttato, in seguito al Concorso Internazionale “Toti dal Monte”, in “Nozze di Figaro” di W.A. Mozart, nel ruolo della Contessa, diretta dall’indimenticabile M.° Peter Maag, al Teatro Comunale di Treviso. Da allora, Giovanna Donadini ha calcato con successo molti dei palcoscenici dei teatri più importanti e famosi del mondo, inaugurando le stagioni di molti di essi, come Il Teatro La Fenice di Venezia, il Teatro Regio di Torino, il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro Massimo di Palermo, Il Teatro Comunale di Firenze, l’Accademia di Santa Cecilia a Roma, lo Staatsoper di Berlino, di Monaco di Baviera, di Zurigo, l’Opera Bastille e il Theatre du Chatelet di Parigi, la Suntory Hall di Tokyo. Artista particolarmente portata per i ruoli di carattere e con una spiccata verve scenica, ha prediletto il repertorio settecentesco, specializzandosi nella resa e nella caratterizzazione di ruoli di carattere e buffi, come Berta del “Barbiere di Siviglia”di Rossini, o Despina nel “Così fan tutte” di W.A. Mozart, anche se molte sono state le incursioni in altri repertori, dalla musica barocca a quella contemporanea, da Monteverdi con il M.°Carlo Rebeschini alla Fenice di Venezia, a Wolf-Ferrari, come Donna Felice dei “Quatro Rusteghi “alla Fenice, fino alla più recente opera contemporanea di Valtinoni, nella quale ha interpretato con successo il ruolo della Fata turchina nell’opera ”Pinocchio”, allestita alla Fenice di Venezia. E’ stata diretta da grandi Maestri come il M.° Peter Maag, in Italia e in Giappone, a Tokyo, come Fiordiligi nel “Così fan tutte”, il M.°Riccardo Muti, alla Fenice di Venezia, in occasione dell’inaugurazione e riapertura del 2004, il M.°Claudio Abbado, il M.°Zubin Metha, a Firenze, inaugurazione della stagione del Maggio Musicale Fiorentino, il M.°Semyon Bychkov, a Firenze, il M.°Claudio Scimone, a Padova, dal M.° Sir Colin Davis, dal M.°Corrado Rovaris e dal M.°Michele Mariotti al Teatro alla Scala, il M.°Daniele Gatti e il M.° Daniel Harding, al Festival di Aix-en-Provence, il M.°Marcello Viotti, a Venezia, il M.°Roberto Abbado, a Firenze, il M.°Marc Mincowski, a Venezia e molti altri. Ha collaborato con registi come Pier Luigi Pizzi, Jonathan Miller, Lev Dodin, Ettore Scola, Daniele Abbado, Graham Vick, Lorenzo Mariani, Maurice Chereau, Bepi Morassi, Davide Livermooore, Hugo de Ana, Beppe de Tomasi, Emilio Sagi, Michele Placido, solo per citarne alcuni. Vincitrice di Concorsi Internazionali, come quello di Bilbao, quello di Toulouse e il Concorso di Musica da camera e liederistica di Conegliano, è interprete apprezzata di musica sacra e da camera e ha collaborato, fra gli altri, con il M.°Yuri Bashmet e i solisti di Mosca, con il M.° Renato Beretta e l’orchestra sinfonica del Teatro Coccia di Novara e con il M. °Carlo Rebeschini, direttore dell’ ottetto vocale “Sine Nomine”,del quale ha fatto parte per molti anni, che si avvaleva della collaborazione dei “Sonatori della Gioiosa Marca”. Ha inciso per la Sony “Il Barbiere di Siviglia”, a Monaco con la Rundfunk Orchester, diretta da Gomez Martinez con Elina Garanca, per la Nuova Era “Amor Vuol sofferenza” di Leo,”L’Americano” di Piccinni e ”L’Armida Immaginaria” di Cimarosa, diretta da Eric Hull al Festival della Valle d’Itria, Il “Falstaff” con la Chicco Records, diretta da Elisabetta Maschio al Politeama di Lecce, le “Nozze di Figaro” per la R.A.I., DVD dal Teatro Comunale di Firenze, diretta da Zubin Metha, la Messa Concertata a 8 voci di Cavalli, diretta da Carlo Rebeschini e la Sinfonia n.2 di Mendelsshon, diretta da Renato Beretta.
Classe 1989, si diploma in Canto e si laurea in Statistica a Torino. Muove i primi passi con ruoli di comprimariato quali Marchese d’Obigny ne La Traviata e Monterone in Rigoletto di G. Verdi nei teatri del circuito Operalombardia e in altri tra cui quelli di Modena e Reggio Emilia. Nel 2019, al Teatro Regio di Torino in Pinocchio di P. Valtinoni è Geppetto, è Dulcamara ne L’Elisir d’Amore di G. Donizetti all'Auditorio de Tenerife, al Tbilisi Opera State Theatre e al Comunale di Bologna nel 2020. L’anno successivo vince il Concorso As.Li.Co. per il ruolo di Don Magnifico ne La Cenerentola di G. Rossini che debutta al Sociale di Como (2022), interpreta i ruoli baritonali di Alice, opera contemporanea di M. Franceschini al Comunale di Bolzano, è Alcindoro e Benoit ne La Bohème al Festival Puccini di Torre del Lago e debutta il ruolo di Mill ne La Cambiale di Matrimonio di G. Rossini al Coccia di Novara. Nel 2022 interpreta ancora Dulcamara al Sociale di Como, è Masetto nel Don Giovanni di W.A. Mozart presso la IUC di Roma, debutta Shere-Khan e Gurilla nell’opera contemporanea Il Libro della Giungla di G. Sollima al Regio di Parma, Coccia di Novara, Pavarotti-Freni di Modena e Valli di Reggio Emilia. Nel gennaio del 2023 è Bartolo in Tutti dal Barbiere!, riduzione del Barbiere di Siviglia di G. Rossini in scena al Teatro Regio di Torino, nel quale tornerà in primavera per interpretare Papageno in Die Zauberflöte (ridotto) di W.A. Mozart e Noye in The Noye’s Fludde di B. Britten. A dicembre sarà nuovamente Alcindoro e Benoit ne La Bohème al Teatro Coccia di Novara.
Nato a Novara, ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio G. Verdi di Milano dove si è diplomato in Musica corale e Direzione di coro, in Composizione e in Pianoforte e presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma dove ha conseguito il diploma in Direzione d'orchestra. Si è inoltre perfezionato in Direzione d'orchestra all'Accademia musicale pescarese sotto la guida di Donato Renzetti. In qualità di pianista e di direttore si è esibito in numerosi teatri e sale da concerto italiane ed estere (Svizzera, Germania, Cina, Giappone, Emirati Arabi) e per la RAI. Collabora con il Teatro Regio di Parma in qualità di Altro maestro del coro e di Direttore musicale di palcoscenico, con Aslico OperaLombardia in qualità di Maestro del coro e con il Teatro Comunale di Piacenza in qualità di Direttore musicale di palcoscenico. Ha collaborato con Ravenna Festival e Macerata Opera Festival in qualità Maestro del coro. E' Maestro del Coro di voci bianche del Teatro Regio di Parma. E' invitato regolarmente in Cina a tenere masterclass universitarie sul repertorio lirico italiano. E' Maestro del Coro Sinfonico di Milano e presso il Teatro Sociale di Como è Maestro del Coro 200.com e del Coro di voci bianche. Si occupa degli arrangiamenti corali per il programma televisivo Fratelli di Crozza, ha collaborato con il Clan Celentano per l'animazione Adrian per ed è stato il professore di canto corale nel docu-reality Il Collegio 2 in onda su RAI2 nell'autunno 2017. E' direttore artistico di Arona Music Academy e dal 2022 è docente al Conservatorio di Cagliari. Insieme a Lucrezia Drei è ideatore e amministratore di OnTheatre.tv, la prima piattaforma on demand interamente dedicata al teatro e sviluppata durante il lockdown della primavera del 2020. Laureato in Filosofia all'Università di Lugano, affianca all'attività musicale gli studi medici presso l'Università degli Studi di Milano. Ha vinto diversi premi in concorsi di musica da camera e corale (in duo con il baritono Niccolò)
In arte Ufocinque, nasce a Novara nel 1981. Dal 1994 protagonista attivo della scena writing e poi street- art italiana, con numerosi interventi di wall-painting. Dopo gli studi di Disegno industriale al Politecnico di Milano, inizia un percorso di fusione tra arte e progetto. Questo lo porta ad avvicinarsi alla scenografia teatrale, realizzando dapprima singoli elementi scenici per l’opera lirica fino ad intere scenografie, in una continua ricerca di tecniche materiali e soluzioni. La volontà di diversificarsi dal muro si fonde con l’esperienza di set-designer portandolo a creare grandi installazioni in carta ritagliata a mano, consentendogli di allestire e trasformare interi ambienti senza intaccarli, rendendo la luce coprotagonista dell’opera. Realizza dal 2007 numerose installazioni, sia in ambito artistico con mostre personali, che allestimenti per eventi. Centrale nella sua visione è il tema del “layer”, della lettura dello spazio in piani dimensionali, il layer è usato per realizzare una molteplicità di livelli interpretativi in cui le tecniche di pittura tradizionale si fondono nell’unitarietà del progetto personale. La “forma” non è mai staccata dalla “funzione”, ma si sostengono l’uno con l’altro per creare un onirico mondo sospeso.
Dopo aver mosso i primi passi in una sartoria di abiti da uomo su misura, frequenta nel 2015 il corso di sartoria teatrale presso l'Accademia del Teatro alla Scala. Dalla Stagione 2016/2017 diventa responsabile del reparto sartoria al Teatro Coccia di Novara dove ha la possibilità di affiancare costumisti e registi nelle produzioni di opera lirica. Sempre al Teatro coccia nel 2018 firma il suo primo spettacolo: “Gianni Schicchi” con la regia di Davide Garattini Raimondi. Successivamente le vengono affidate altre produzioni nel 2021 Una domanda di matrimonio e Cambiale di matrimonio con la regia di Alfonso Cipolla. Nel 2022 firma i costumi del Don Pasquale in estiva al Castello di Novara con la regia di Salvatore Sito, e i costumi del musical La Famiglia Addams per la Compagnia della Corona. Il regista Alberto Jona esprime il desiderio di averla nel suo team creativo per l'opera Il Barbiere di Siviglia che andrà in scena a Maggio 2023 sempre al Teatro Coccia di Novara. A marzo 2023 ha vinto il concorso opera 35 dell'Accademia dell'Opera di Verona e debutterà con Prima la musica poi le parole di Salieri al teatro di Legnago il 13 maggio 2023.
CONTROLUCE Teatro d'Ombre è nato come gruppo teatrale nel 1994 dall'incontro a Torino tra il pittore spagnolo Jenaro Meléndrez Chas e i musicisti Cora De Maria e Alberto Jona grazie alla loro comune passione per il teatro. L'idea iniziale di unire musica, pittura astratta e tecniche di teatro d'ombre orientale in un progetto artistico comune, da subito è cominciata a svilupparsi in due direzioni: quella del Teatro di Figura dedicato a un pubblico adulto e quella del Teatro Musicale. In ambito musicale, con un percorso ricco di sorprese e avventure, Controluce ha proposto messinscene per il teatro lirico e la musica contemporanea con il Teatro d'Ombre, partecipando a festival, rassegne e manifestazioni teatrali e musicali in Italia (tra cui Stagione dell'Unione Musicale, MI-TO e Piccolo Regio di Torino, Teatro Comunale di Bologna, Lugo Opera Festival di Lugo di Romagna, Teatro Regio di Parma, Teatro Carlo Felice di Genova, Le Giornate del Cinema Muto di Pordenone, Teatro Olimpico di Vicenza, Festival della Valle d'Itria di Martina Franca, Mittelfest di Cividale del Friuli, Teatro Stabile di Torino, Teatro Stabile di Genova ecc.), Europa (Germania, Austria, Spagna, Francia, Olanda, Gran Bretagna, Irlanda, Portogallo, Polonia, Bosnia Erzegovina), Svizzera, Turchia, Tunisia, USA, Brasile, Singapore e Giappone. Controluce ha collaborato con scrittori, musicisti, compositori, artisti ed enti culturali e musicali fra cui Jordi Savall, Kate Bush, Mario Brunello, Fabio Biondi, Europa Galante, Quartet Terpsycordes, Arturo Tamayo, Gabriel Garrido, Leonardo Garcia Alarcon, Teatro Regio di Torino, Kenneth Weiss, José Maria Sanchez Verdù, Bruno Moretti, Andrea Liberovici, Adriano Guarnieri, Nicola Campogrande, Nuria Núñez Hierro, Davide Livermore, Alessandro Baricco, Vinicio Capossela, Elio, Museo Nazionale del Cinema, Compagnia Shizuku di danza Butoh di Tokyo e altri.